Pubblicato il 09/09/2020
L'estate 2020 rimane una stagione da dimenticare per il turismo italiano.
Nel trimestre giugno-agosto le presenze nelle strutture ricettive ufficiali in Italia si sono fermate a 148,5 milioni, oltre 65 milioni in meno rispetto al 2019 (-30,4%).
Il crollo peggiore è stato registrato nella domanda estera con un -65,9% di presenze.
I pochi turisti stranieri sono arrivati da Germania, Francia, Olanda, Svizzera, Austria e Regno Unito e hanno preferito soprattutto il Nord e il Centro Italia.
La tendenza negativa ha interessato tutte le aree del nostro Bel paese, ma con forza diversa:
Il settore ricettivo italiano archivierà il 2020 con perdite da 100 miliardi.
Questo è l'amaro bilancio stilato da Confturismo Confcommercio e Assoturismo Confesercenti:
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giugno con fatturati azzerati
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luglio con andamento a singhiozzo
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agosto con numeri ridotti, permanenze medie più brevi e spesa contratta
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settembre, con la risalita dei contagi da coronavirus, vede un freno alle prenotazioni e molte richieste di disdette.
L'indice di fiducia del viaggiatore, che indica appunto la propensione degli italiani a viaggiare, inoltre ha registrato per la prima volta un calo a 63 punti su scala da 0 a 100.
Speriamo che gli oltre 2 miliardi di risorse - residue al flop del Bonus vacanza - vengano utilizzati per dare un concreto aiuto al comparto turistico italiano che, fino al 2019, realizzava il 13% del nostro Pil.
Comunicato stampa Confturismo Confcommercio >
Fonte:
Confturismo Confcommercio
Assoturismo Confesercenti
Ministero dell'Economia
Il Sole 24 Ore